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WEB MAGAZINE Inverno 2016

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Come conservare al meglio il cibo in frigo e in dispensa

Quante volte ti è capitato di acquistare un prodotto che sui banchi del mercato ti sembrava bellissimo e freschissimo e poi, una volta portato a casa lo hai visto deteriorarsi e rovinarsi in pochissimo tempo? Magari hai dato la colpa al commerciante o alla qualità del prodotto, ma sei sicuro che il problema non sia nel modo in cui hai conservato il cibo che hai acquistato?

Un po’ per abitudine, un po’ per fretta, facciamo poco caso allo stato in cui versano il frigorifero e la dispensa, li vediamo talmente spesso che non li guardiamo più e qualche volta, forse, li usiamo in modo sbagliato aumentando gli sprechi e i potenziali rischi anche per la salute.

Il frigorifero

Il frigorifero è diviso in scomparti e arriva con un bel manualone che sì, contiene un sacco di parole fuffose, ma che spesso rivela segreti e accorgimenti assai utili. In generale, comunque, piccolo o grande che sia, è sempre diviso in zone che hanno, per conformazione e funzionamento dell’elettrodomestico, temperature diverse adatte ad alimenti diversi.

Il prof di fisica ce lo ha insegnato a scuola: il calore va sempre verso l’alto. Per questo motivo lo spazio più freddo è quello della mensola appena sopra il cassetto delle verdure. In questo spazio metti gli alimenti che più sono soggetti a rapido deperimento, come carne e pesce non cotti. Nei ripiani superiori possono trovare spazio le uova (che in ambiente domestico vanno conservate in frigorifero), gli avanzi di cibo già cotto, i dolci con creme, i formaggi e gli affettati.

Per questioni igieniche e per evitare contaminazioni è meglio che tutto il cibo sia protetto in maniera adeguata con contenitori di vetro o plastica o altri involucri appositi. Fai molta attenzione al modo in cui utilizzi le carte per la conservazione. La pellicola, specialmente se contenente PVC, non dovrebbe restare a contatto prolungato con gli alimenti, usala invece per coprire i contenitori. La stagnola, data la componente metallica, invece, può reagire con gli ingredienti acidi quindi non deve essere usata a contatto con cibi a base di pomodoro, agrumi e con i formaggi. Per questi ultimi esistono contenitori da frigorifero che ne preservano gli aromi e carte specifiche in cui tenerli avvolti e che evitano la formazione di umidità e muffe. Tieni la cipolla lontana dagli altri alimenti o tutto avrà lo stesso gusto (che potrebbe piacerti o anche no.

Il latte va tenuto chiuso, meglio se nel vano della porta, il caffè invece non andrebbe tenuto in frigorifero e in ogni caso, se per esempio stai facendo un caffè freddo, tienilo al chiuso perché ha il potere di assorbire tutti gli altri odori (per lo stesso motivo puoi usare i fondi della moka per deodorare il frigorifero, cambiandoli spesso). Nei contenitori montati sulla porta vanno anche il burro, le salse e quegli alimenti che hanno bisogno di una refrigerazione leggera. Spesso sugli spazi c’è un’indicazione grafica da seguire per orientarsi e non sbagliare.

In generale è buona norma tenere il frigo pulito e il più asciutto possibile, rimuovendo spesso l’umidità con un panno e pulendolo, almeno una volta alla settimana, con uno straccio bagnato con acqua e aceto. Sono sconsigliabili i detersivi che potrebbero lasciare residui e odori sul cibo. Altra buona abitudine, soprattutto per evitare gli sprechi di corrente elettrica, è quella di evitare di introdurre in frigo alimenti ancora caldi.

Le verdure e la frutta vanno nei cassetti in basso facendo attenzione a lasciare aria a sufficienza tra loro ed evitando di tenere al freddo alimenti che potrebbero perdere di gusto e consistenza come patate e altri tuberi, zucchine, cetrioli e pomodori.

La dispensa

Ognuno la organizza a modo suo e in base agli spazi che ha a disposizione. C’è chi ha un solo grosso armadio o addirittura un intero locale da adibire alla conservazione dei cibi meno deperibili, chi invece preferisce separare gli alimenti per tipologia e sfruttare i pensili della cucina. Le regole di base che valgono per tutti sono essenziali e fondamentali per evitare di ritrovare, dopo secoli, avanzi talmente scaduti da non essere riconoscibili (storie di vita vissuta).

Prima fra tutte quella di stipare scatolette, barattoli & co riponendo sempre più in fondo quelle con scadenza più lontana, un po’ come fanno al supermercato. Per ottimizzare gli spazi impila le scatole ma fallo sempre in modo sicuro, se una sull’altra non sono stabili utilizza, piuttosto, dei ripiani aggiuntivi. Non togliere etichette e indicazioni di conservazione e consumazione dal packaging o potresti ritrovarti a non sapere più cosa c’è o come si cucina il contenuto. Se svuoti i pacchi di pasta in contenitori ermetici riporta anche i tempi di cottura. Non stoccare quantità eccessive di pasta, riso, cereali e farine per evitare, specialmente nella stagione calda, le infestazioni da farfalline, e per tenerle i più lontano possibile durante l’anno tieni qualche foglia di alloro nei mobili della dispensa.

Tieni le conserve, i liquori, l’olio, i vini e il caffè in posti freschi e non illuminati poiché questi alimenti, più di altri, subiscono un processo di deterioramento dovuto alla luce. Metti gli alimenti che acquisti sfusi in contenitori o sacchetti per alimenti di carta o plastica che siano chiusi e verificane periodicamente l’integrità. Appoggia la bottiglia dell’olio su un riquadro di carta di giornale, per evitare di sgocciolare e cambiala spesso. Se acquisti l’olio quando è stagione non tenerlo nella latta che stai svuotando ma travasalo subito in bottiglie piene per evitare un eccessivo contatto con l’aria che potrebbe farlo irrancidire.

Per questioni di sicurezza, tua e dei tuoi familiari, evita di tenere i cibi negli stessi armadi in cui tieni detergenti e solventi per la pulizia. Infine, almeno una volta l’anno cerca di svuotare completamente la dispensa - magari alla fine dell’inverno - e rinfrescane il contenuto non prima di aver pulito ripiani e pareti con un panno imbevuto di aceto.




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