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WEB MAGAZINE DELL'AUTUNNO

Ogni stagione è una novità di informazioni, consigli, curiosità per vivere la tavola in modo creativo e sorprendente!

L’intervista a...
Valeria/Una gatta in cucina

L’autunno è la sua stagione preferita. Noi la inauguriamo con la dolce e sognatrice Valeria e con Fusillo, il suo inseparabile gatto assaggiatore ufficiale, che l’ha ispirata per il nome del suo blog: “Una gatta in cucina”.

Si, perché Valeria è curiosa come i gatti e ama perdutamente sperimentare e scoprire nuovi abbinamenti culinari. La sua cucina infatti è un vero e proprio laboratorio, dove i piatti diventano pozioni quasi magiche, sempre studiate in ogni dettaglio.
Come i gatti è diffidente, estrosa e audace con tutti i sensi sempre all’erta.
E, come un felino, le sue sensibilissime vibrisse sono veri e propri radar che non si lasciano sfuggire nulla, soprattutto tra i fornelli, dove la timida ma spericolata Valeria è un’intraprendente creatrice di originali ricette e dove nascono anche deliziosi remix di cucina, come quello tra la cucina  giapponese e indiana.
E, come dice lei,  “il cibo, nel bene e nel male, è entrato nella mia vita”: un passato da anoressica che l’ha portata a cucinare prima per gli altri e che, ora, da odio si è trasformato in amore.
Un amore che non si ferma solo alle ricette ma anche alla presentazione dei piatti,  perché i suoi allestimenti sono la giusta chiusura delle sue ricette, in modo imprescindibile.
Infatti inventa con cura originali impiattamenti, anche quando non cucina per il blog ma lo fa per sé o per gli amici, proprio come se dovesse fotografarli.

Valeria è una grafica e l’amore per i dettagli e per l’estetica la accompagnano sempre: dalla scelta dei caratteri da usare nel suo blog a quella degli accessori da usare nei suoi deliziosi piatti.
Guardate un po’ le bellissime ciotole che usa per accogliere le sue ricette nel suo blog.
Non a caso di ispirazione giapponese, un’altra sua grande passione.
Proprio dal paese del Sol Levante si lascia ispirare, sia per  la cura della preparazione della tavola, sia per gli ingredienti utilizzati in questa cucina che, come ci dice, “non è fatta solo di sushi”.
E così collauda mix di ingredienti inaspettati.  Avete mai provato la classica pasta aglio e olio con il Panko (ndr. il leggerissimo pan grattato giapponese) al posto del solito pangrattato? E’ buonissima.
Così, con spirito curioso, sognatore e determinato, con il cuore rivolto alla sua bellissima Toscana e a Torino, la sua città di adozione, in compagnia di macchina fotografica, di  un gatto a cui piace il pollo con la salsa di soia, piselli e mais Valeria ha trasformato il suo blog da diario a vero e proprio foodblog dove ogni piatto è una piacevolissima scoperta per le papille gustative.
Pronti a conoscerla?
Benvenuta Valeria… anzi いらっしゃいませ (Irasshaimase)! (^_-)☆

 

Cirio: Grafica pubblicitaria , foodblogger e con la passione per la fotografia. Oltre a questo chi è Valeria?
Beh, Valeria è una ragazza timida, riservata, molto attaccata alla sua terra e alla sua famiglia ma che per amore e con un pizzico di pazzia è andata a vivere al nord. Che non riesce a concepire una casa senza un piccolo peloso pronta ad accoglierla. Una sognatrice ma con i piedi fissi a terra. Una procrastinatrice cronica ma che sa essere testarda e caparbia quando si mette in testa una cosa. Praticamente la contraddizione fatta persona!


Cirio: Comasca. Quali sono i tuoi tre piatti preferiti della tua zona?
Alla cucina toscana ci sono particolarmente legata, primo per questioni di nascita, secondo perché amo i piatti “poveri” , che sanno subito di casa, accoglienza e calore; terzo motivo perché mia nonna, una cuoca veracemente fiorentina, era solita preparare piatti tradizionali: mi viene subito in mente la sua meravigliosa ribollita. Abbondante, ricca e confortante, proprio come lo era lei.
Un altro piatto toscano che adoro è la panzanella: pochi ingredienti, semplici, freschi, possibilmente raccolti dall'orto di casa: Ah, d'estate non me la faccio mai mancare!
Beh adesso che sono vegetariana devo rivedere un po' il terzo piatto, ma i crostini con i fegatini di mia mamma (ricetta della famiglia di mio padre, aretino doc), credo che mi mancheranno un bel po'!
La cucina torinese, nonostante i 4 anni trascorsi in città l'ho provata poche volte, forse perché l'ho trovata un po' troppo “forte” per i miei gusti: ovviamente una delle prime cose che ho fatto appena arrivata a Torino è stata provare la bagna cauda, (alla quale mi sono avvicinata con un po' di timore, lo devo ammettere). Ma sono sopravvissuta ed è sicuramente da riprovare.
E' andata meglio con la panissa, da amante del riso non potevo non metterla tra i preferiti e il classico vitel tonné. Due piatti che però, negli ultimi due mesi mal si conciliamo con la mia scelta vegetariana. Ma stravolgendo un po' le tradizioni si possono tranquillamente rifare in salsa vegetariana. E che i piemontesi mi perdonino :)

 

Cirio: Cosa secondo te non andrebbe mai fatto in cucina e cosa è necessario fare?
Sul cosa non andrebbe fatto non saprei, parafrasando un vecchio detto dire che “ in amore ed in cucina... tutto è permesso”, a patto di usare poco sale e prodotti sempre di buona qualità e di stagione! :)
E' necessario sperimentare, provare e riprovare, inventare, senza però dimenticare le basi della cucina tradizionale.

 

Cirio:  Un piatto irrinunciabile. La solita situazione: ti trovi su un’isola deserta: niente libri, cd o altro. Ma solo tre piatti: un primo, un secondo e un dolce. Cosa porteresti?
Adoro il riso in ogni forma, quindi come prima porterei sicuramente un risotto: in particolare il risotto alla zucca di mia mamma, con rosmarino e  una generosa manciata di parmigiano nella mantecatura.
Come secondo dei bocconcini di seitan in salsa teriyaki, che richiama anche il mio amore per il Giappone.
Come dolce, qua non ho dubbi porterei la mia cheesecake al forno con una salsa veloce di frutti di bosco.

 

Cirio: Cucina e sensi. Cucina è gusto, vista, olfatto e tatto; manca l’udito. A noi piace cucinare ascoltando musica. A tua scelta, ci dici un piatto e un brano musicale da abbinare?
La musica ricopre un ruolo importante nelle mie giornate, proprio come in un film ogni momento ha la sua colonna sonora ideale. Preparerei una torta al cioccolato alla birra scura con un frosting alla crema di whisky, in sottofondo “Fighter” di Christina Aguilera, una canzone forte, energica e piena di carica.
E mangerei la torta con un'altra canzone dello stesso album “Stripped”, ovvero “Beautiful”, una canzone che è stata molto importante per la mia rinascita dopo l'anoressia.

 

Cirio: Valeria e la sua identità da food blogger. Divertimento, piacere, lavoro e…?
Curiosità! Sempre e comunque.
Fin da adolescente ho letto praticamente di tutto, bugiardini dei medicinali (salvo poi sentirmi tutti gli effetti collaterali... ), istruzioni delle scatole di montaggio ed elettrodomestici, fino alle etichette e gli ingredienti dei prodotti.
Una piccola mania che si è rivelata utile nel corso degli anni, dandomi sempre più consapevolezza di ciò che stavo mangiando.

 

Cirio: Concludiamo con una domanda gustosa: cosa prepareresti con una nostra Passata?
Anche qui un piatto semplice, che fa spesso mia madre: il “risotto alla pizzaiola”, che riprende i sapori della cucina italiana, e si fa così:
Soffriggete l'aglio in un po' d'olio d'oliva, toglietelo  e fate tostare brevemente il riso.
Aggiungete la passata di pomodoro e mescolate bene.
Bagnate con del brodo vegetale e lasciate cuocere, aggiungendo altro brodo durante la cottura via via che si assorbe.
Quando il riso è cotto, spegnete,  aggiungete dell'origano fresco (anche secco va bene), regolate di sale e pepe.
Mantecate con olio d'oliva, abbondante parmigiano (a volte lo sostituisco con della mozzarella tagliata a cubetti piccoli o,  quando voglio un sapore più  morbido  e rotondo con del caprino)
Lasciate riposare qualche minuto, coperto.
Servite nei piatti con un'altra spolverata di parmigiano e, a piacere, un filo di aceto balsamico.



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