I ceci (Cicer arietinum) sono i semi di una pianta erbacea annuale della famiglia delle leguminose; originari del Medio Oriente, i ceci si sono poi diffusi in India e in Cina e nel bacino del Mediterraneo. Oggi sono uno dei legumi più coltivati nel globo (l’India è il maggior consumatore): anche in Italia vengono coltivati un po’ in tutte le regioni, con prevalenza al centro e al sud. Diversamente dagli altri legumi, i ceci vengono consumati esclusivamente secchi e hanno un alto valore energetico, un buon contenuto proteico e pochi grassi, rendendoli un alimento ottimo nelle diete vegetariane. Per accorciare i tempi di cottura, che prevedono un ammollo di svariate ore, in commercio si trovano comode confezioni di ceci già lessi e conservati insieme alla loro acqua di cottura.
Appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, il sedano è stato a lungo considerato esclusivamente per le sue proprietà botaniche e medicinali, e già nell’Odissea viene ampiamente citato, proprio come pianta curativa. Oggi si coltiva in tutta la penisola nelle diverse varietà a coste verdi, dorate e bianche – quest’ultima particolarmente ricercata per la sua dolcezza e la delicatezza. Il sedano è ricco di potassio, calcio, fosforo, magnesio e selenio, associati a buone dosi di vitamine C ed A, sull’organismo ha un effetto vitaminizzante, depurativo e rigenerante ed è particolarmente indicato quindi nelle diete dimagranti. Il sedano si può consumare a crudo in pinzimonio o ininsalata, oppure può essere usato per insaporire zuppe e minestre, oltre a costituire un ingrediente fondamentale del nostro soffritto all’italiana.
Insieme a cavoli, cavolfiori e verze, anche il broccolo appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Originario probabilmente dell’Asia minore, una volta portato nel Mediterraneo ha trovato il suo ambiente ideale in Spagna, Francia, ma soprattutto nell’Italia meridionale. Come le altre varietà di cavolo, anche il broccolo contiene quantità significative di vitamina C, acido folico, fibra, potassio, e proprietà antitumorali. I broccoli vanno preferibilmente consumati al vapore o appena saltati in padella, in modo da ridurre al minimo la cottura evitando di perdere questi preziosi elementi.
Il finocchio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiacee e coltivata nel Mediterraneo. Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, comincia ad essere coltivato per il consumo a tavola a partire dal 1500. Bisogna però distinguere tra il finocchio domesticato per la coltivazione e il finocchietto selvatico: anche se entrambi fanno parte della stessa famiglia, si tratta di piante molto diverse tra loro e del finocchietto selvatico si usano soltanto i semi e le foglie, noti per le proprietà aromatiche.
Grazie al suo sapore dolce, il finocchio coltivato è un ortaggio estremamente versatile, che può essere consumato a crudo, in insalata o in pinzimonio, oppure lesso o gratinato. Privo di amido e lipidi, il finocchio è povero di calorie e ricco di acqua che lo rende un ottimo diuretico e digestivo; contiene inoltre potassio, vitamina C, acido folico, magnesio, calcio e fosforo.