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WEB MAGAZINE ESTATE 2013

Ogni stagione è una novità di informazioni, consigli, curiosità per vivere la tavola in modo creativo e sorprendente!

L’intervista a...
Anna/L'Ennesimo blog di cucina

Quest’anno l’estate inizia all’insegna della creatività, dell’intraprendenza e dell’ironia  con l’“ennesima” foodblogger: Anna (aka Nus), che ci apre le porte dell’”Ennesimo Blog di Cucina”, il suo frizzante, sincero (anzi “vero” come lo definisce lei) e a tratti irriverente, blog di cucina.
La storia di Anna è una storia d’amore a doppia mandata: quella per la cucina e quella per il suo, piemontesissimo compagno.
Art director, appassionata di fotografia e comasca è stata strappata proprio dalla sua dolce metà  da un passato di buste surgelate. E ha raccolto la sfida: addentrarsi in un mondo nuovo, fatto di tradizioni di famiglia, racconti culinari, scoperte delle cucine regionali e di nuovi e sconosciuti ingredienti.
Quante cose!
Eh si, Anna, anima e mente curiosa e caparbia, apre il blog e cambia il suo rapporto con il cibo: se prima fare la spesa era una seccatura adesso diventa un momento di vero e proprio shopping, anche selvaggio. Ma fatto con criterio: scegliere le verdure di stagione ed essere attenta alla provenienza dei vari alimenti. E poi cosa c’è di più affascinante che venire a contatto con cibi nuovi ed inaspettati come le patate viola, gli agretti e i fiori di acacia da fare fritti? Nuove conoscenze, adattissime a trasformare il carrello in una vera shopping bag.
Inarrestabile di fronte alle nuove scoperte, il suo blog, inaugurato nel 2011 le ha aperto le porte anche a sapori fino ad allora inimmaginabili.
Ve la immaginate una comasca che prima non mangiava molti cibi e poi si ritrova di fronte a una bagna càuda (ndr. Piatto tipico piemontese  a base di aglio, olio extravergine d'oliva ed acciughe dissalate)? Ecco, lei si è tuffata in questa nuova e inaspettata ricetta con l’immancabile voglia di accogliere qualsiasi novità; e così, per lei, le ricette regionali diventano etniche perché assolutamente diverse da quelle a cui è sempre stata abituata.

 

E, con lo stesso spirito, dopo una lunga giornata di lavoro, di fronte a un frigo e a una dispensa con ingredienti che insieme non fanno una ricetta, di fronte alla domanda: “E oggi cosa mi invento?”, improvvisa veri e propri pasti di mantenimento  dopo aver dato una veloce occhiata alle date di scadenza dei prodotti freschi per evitare che inizino a camminare da soli.
Ecco, proprio questa è la cucina “vera” di Nus, quella di molte donne: mogli, fidanzate, mamme, sorelle, amiche e figlie che con l’audacia di un’equilibrista riescono a inventarsi nell’arco di pochi secondi dei piatti eccezionali; perché ci mettono l’amore, le coccole e una grande dose di fantasia.
Come quando il suo compagno, molto più “leone” di lei, improvvisa inviti last seconds.
Mani nei capelli? No! La nostra blogger estiva è super organizzata e attrezzata e, come un mago, al posto del coniglio, tira fuori dal suo preziosocilindrostraordinari finger food come bicchierini di marmellata di carote e cipolle (ovviamente a finestre aperte perché purtroppo la marmellata di cipolle fatta in casa non perdona!) o mousse di melone, preparata fredda come un gazpacho.
Anna non si considera una “chef” ma una donna che cucina, senza prendersi troppo sul serio; e, anche se è estremamente convinta che il cibo sia una cosa seria, deve essere preso con felicità e un pizzico di incoscienza: sperimentare ingredienti per lei del tutto nuovi come le rane, per fare un esempio.

Quindi siete pronti a scoprire la genuina creatività monoporzionata di Nus?  Cominciate dalle fotografie dei suoi piatti, immortalati in scatti dove colori, forme e luci non si accontentano di essere inquadrati alla perfezione come belle statuine, ma escono dall’obbiettivo pronti per essere divorati con gli occhi.
Benvenuta Nus, siamo pronti a farci coccolare anche noi dalla tua creatività, che, come dici tu, è l’ingrediente più prezioso, più delle patate viola!

 

Cirio: Art Director, appassionata di fotografia e food blogger. Oltre a questo chi è Anna?
Avete detto niente! In tre parole avete centrato quasi tutto di me, che dal primo momento in cui ho messo le mie manine paffute su una matita colorata ad oggi, 33 anni dopo, ho cercato nell'arte, nel lavoro e ora nella cucina, un modo per esprimere la mia creatività.


Cirio: Comasca. Quali sono i tuoi tre piatti preferiti della tua zona?
Beh, scelgo sicuramente un piatto lariano, i “missultin”, agoni di lago essicati diventati di recente presidio slow food. Poi i tortelli di zucca alla mantovana, con quella punta di mostarda che dà loro una marcia in più, che rappresentano il legame con la tradizione e con le mie origini paterne. E poi ci metto qualcosa di acquisito, la “bagna càuda”, il primo piatto piemontese che ho assaggiato e che mi ha fatto subito amare questa terra adottiva.

 

Cirio: Cosa secondo te non andrebbe mai fatto in cucina e cosa è necessario fare?
E' indispensabile una buona dose di creatività, ma senza esagerare, la cucina è fatta di regole, di chimica e fisica, di attenzione e rispetto per i sapori e per le preparazioni tradizionali. Quindi osare, ma con “cugnisiun”.

 

Cirio:  Un piatto irrinunciabile. La solita situazione: ti trovi su un’isola deserta: niente libri, cd o altro. Ma solo tre piatti: un primo, un secondo e un dolce. Cosa porteresti?
Facilissimo: per cominciare un piatto di ebi udon, un primo giapponese a base di tagliolini di riso, gamberi, verdure saltate profumate al sesamo. Per secondo una tagliata di manzo, al sangue, con una spolverata di sale affumicato. Per dessert il tiramisù della mamma, perchè faccio la dura ma sono una tenerona.

 

Cirio: Cucina e sensi. Cucina è gusto, vista, olfatto e tatto; manca l’udito. A noi piace cucinare ascoltando musica. A tua scelta, ci dici un piatto e un brano musicale da abbinare?
Mi piace moltissimo la cucina etnica e cucino spesso specialità messicane. Gli album anni '70 di Carlos Santana sono i miei preferiti anche perchè in famiglia si narra che Oye Como Va fu il primo brano che ascoltai in cuffia, ancora nel pancione di mamma!

 

Cirio: Anna e la sua identità da food blogger. Divertimento, piacere, lavoro e…?
Per seguire il mood di questa intervista ti direi creatività, ma in realtà per me la parola giusta è conoscenza. Il blog mi permette di conoscere il mondo, la cultura dei popoli, i prodotti del mio territorio, tantissime persone appassionate di cibo e, soprattutto, me stessa.

 

Cirio: Concludiamo con una domanda gustosa: cosa prepareresti con una nostra Passata?
Mi viene in mente un piatto freschissimo che ho preparato la scorsa estate, ispirandomi ad una ricetta del grande Sadler: tagliolini di zucchine su vellutata di pomodoro, con il gusto intenso dell'acciuga (aridaieee) e della salsa di soya.



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