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WEB MAGAZINE PRIMAVERA 2013

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Cucinare con la lavastoviglie

Ebbene sì, la lavastoviglie, fino ad ora relegata al ruolo di semplice lavapiatti, da oggi viene promossa a sous-chef diventando strumento alternativo, ecologico e originale per la cottura dei cibi.


Ma come funziona? Il calore e il vapore che si creano all’interno della lavastoviglie durante il ciclo di lavaggio, sono simili a quelli della tradizionale cottura a vapore, con il vantaggio che si sfrutta un elettrodomestico già in uso – per il ciclo di lavaggio dei piatti – invece di usare gli strumenti di cottura tradizionali.


Già di per sé la lavastoviglie è tutt’altro che “sprecona”: contrariamente a ciò che si pensa, lavando i piatti  sotto l’acqua corrente si possono consumare anche 60 litri d’acqua, mentre una lavastoviglie di classe A di ultima generazione ne consuma mediamente 16. Naturalmente, per ottimizzare il consumo di acqua e di elettricità, è necessario utilizzare la lavastoviglie sempre a pieno carico. Se però vi avanza un po’ di spazio insieme ai piatti sporchi, perché non sfruttarlo per cuocere e risparmiare ulteriormente energia?


La tecnica è questa: si preparano i cibi, si condiscono e si inseriscono in un vasetto a tenuta ermetica, oppure in un sacchetto sottovuoto. Poi li si colloca in lavastoviglie insieme ai piatti sporchi e si attende la fine del ciclo di lavaggio. Il principio quindi è a metà tra la cottura a vapore e quella al cartoccio: le pietanze cuociono lentamente e i grassi e i succhi naturali degli ingredienti restano all’interno del contenitore. In questo modo i cibi restano morbidi e molto gustosi. La cosa importante è che i contenitori in cui ponete il cibo da cuocere siano chiusi ermeticamente: vasi e arbanelle di vetro del tipo utilizzato per le conserve, sono l’ideale e permettono una tenuta perfettamente stagna per proteggere gli alimenti da detersivi, acqua e residui presenti all’interno dell’elettrodomestico.


Nella lavastoviglie si possono cuocere tutte quelle pietanze che rendono bene con cotture lente e prolungate: verdure, frutta, pesce in tranci o filetti e carne bianca. I condimenti vanno ridotti, proprio perché i liquidi non evaporano come nelle cotture su fiamma o al forno e gli aromi propri delle pietanze restano concentrati.


Sul web si possono trovare già moltissime ricette, differenziate anche in base ai programmi di lavaggio che, sostanzialmente, si distinguono per la temperatura e la durata del ciclo.
Certo, a prima vista può sembrare strano ed è normale avere il timore che questa tecnica non funzioni. Il consiglio per “rompere il ghiaccio”? Provate con un vasetto piccolo riempito con una mela a tocchetti, una spruzzata di succo di limone, un fiocchetto di burro e due cucchiai di zucchero di canna. Chiudetelo bene e provate ad aggiungerlo alla lavastoviglie carica ritirandolo a fine lavaggio: se ci fosse stato contatto con l’acqua delle lavastoviglie ve ne accorgereste subito e il suo sapore vi conquisterà!





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